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Oli Ayurvedici

L’uso dell’olio nel massaggio ayurvedico ha origini antichissime e rappresenta un punto fondamentale del trattamento: un corpo ben oleato risulta liscio, morbido e compatto e aiuta nell’eliminazione dei prodotti di scarto dell’organismo.

Ognuno di noi ha caratteristiche differenti e, per questa ragione, la scelta dell’olio da utilizzare dipende dai tre dosha, le caratteristiche costituzionali fondamentali in ayurveda:

  1. Dosha Vata (etere e aria), corrisponde al movimento e quindi ai processi respiratori, cardiaci e gastrointestinali;
  2. Dosha Pitta (fuoco e acqua), controlla il metabolismo, il sistema ormonale ed enzimatico;
  3. Dosha Kapha (terra e acqua), corrisponde all’assimilazione, solidità e immunità del corpo.

Il massaggio ayurvedico favorisce la circolazione dei fluidi vitali per il raggiungimento dell’armonia tra corpo e mente.

I nostri oli ayurvedici sono preparati con oli vegetali e oli essenziali scelti e studiati secondo i 3 tipi ayurvedici:

  • OLIO PITTA: base di oli di girasole, sesamo e cocco, con oli essenziali di arancio dolce, geranio, arancio amaro, lavanda e menta;
  • OLIO VATA: base di oli di girasole, sesamo e vinaccioli, con oli essenziali di pachouly, garofano, cannella, anice stellato e rosmarino;
  • OLIO KAPHA: base di oli di girasole, sesamo e vinaccioli, con oli essenziali di ylang-ylang, rosmarino, zenzero e noce moscata.
Dhanvantari, il dio dell'Ayurveda
Dhanvantari, il dio dell’Ayurveda

L’ayurvèda (in sanscrito: आयुर्वेद) è la medicina tradizionale utilizzata in India fin dall’antichità, diffusa ancora oggi nel sub-continente più della medicina occidentale. L’Ayurveda è, al 2015, ben integrata nel sistema sanitario nazionale indiano con diversi ospedali ayurvedici presenti in tutto il paese. Negli Stati Uniti la pratica dell’ayurveda è consentita nell’ambito dell’esercizio delle terapie complementari.

Definizione

Ayurveda è una parola composta da ayur, durata della vita o longevità, e veda conoscenza rivelata. Molti traducono erroneamente l’ayurveda come scienza della vita. In realtà è un sistema definito come molto vasto e complesso comprendente aspetti di prevenzione, oltre che di cura, che permetterebbero, secondo i suoi sostenitori, di vivere più a lungo e di migliorare la propria salute e rispettare il proprio corpo. Viene citata per la prima volta nel Charaka Samhita, un trattato di 500 principi medicinali compilato durante il regno dell’imperatore Kanishka. È attualmente annoverata dall’Unione europea e dalla maggior parte degli Stati membri tra le medicine non convenzionali la cui erogazione è consentita soltanto da parte di medici qualificati. Antico e complesso sistema, si è sviluppato nella sua forma attuale attraverso millenni di ricerche e sforzi innovativi. L’ayurveda si occupa del benessere delle persone, nel loro aspetto fisico, psichico e spirituale e si occupa delle patologie tanto quanto dello stato di salute normale. Lo scopo vuole essere quello di aiutare le persone malate a curarsi e le persone sane a mantenere il proprio benessere e prevenire le malattie. In generale i principi medicinali utilizzati sono minerali, metalli purificati e combinati con acidi fulvici ed erbe, in forma di polveri, pastiglie, infusi, ecc. La maggior parte è di natura fitoterapica, come l’Amalaki (Emblica officinalis), il Trikatu, un composto di tre erbe, zenzero, pepe e pippali (Piper longum), Haridra (Curcuma sp.), Brahmi (Bacopa monnieri), Tulsi (Ocimum sanctum), Erand (Ricinus communis), Guduchi (Tinospora cordifolia), Kumari (Aloe sp.), Gokshur (Tribulus terrestris). Ogni medicinale ha una specifica modalità di utilizzo, perché agisca alla sua massima efficacia.