Descrizione
Tra gli idrocarburi paraffinici, la vaselina riveste sicuramente un ruolo basilare: ottenuta dai residui della distillazione del petrolio, la vaselina rappresenta un petrolatum particolarmente sfruttato nella sfera cosmetica come eccipiente di pomate, creme ed unguenti.
La vaselina è il gel di petrolio per antonomasia: a tal proposito, il termine viene utilizzato, seppur impropriamente, per indicare tutta la categoria dei petrolati.
La vaselina è una miscela eterogenea di oli pesanti (25 atomi di carbonio) e di idrocarburi paraffinici saturi, sia solidi che liquidi, ricavata dai residui del petrolio: dalla distillazione dei petroli si ottengono alcune frazioni lubrificanti, sottoposte successivamente a raffinazione.
Dapprima, le frazioni ottenute vengono accuratamente lavorate con acido solforico, poi neutralizzate con la soda e lavate; nell’ultimo passaggio della raffinazione, queste vengono decolorate con appositi carboni decoloranti e, infine, filtrate.
La consistenza della vasellina è molle, cerosa al tatto ed untuosa; la struttura appare amorfa ed omogenea. In genere, la vaselina è inodore ed incolore; talvolta risulta gialla translucida-semitrasparente.
Essendo un derivato dal petrolio, è facilmente comprensibile come la vaselina sia insolubile in acqua e solubile nel benzene, nel cloroformio e negli idrocarburi aromatici in generale.
La vaselina fonde a 37°C ed il punto di ebollizione raggiunge i 302°C; il composto idrocarburico non si ossida al contatto con l’aria.
La vaselina trova largo impiego nell’industria cosmetica e farmaceutica, in particolare come lubrificante ed eccipiente di creme, pomate ed unguenti. La vaselina è sfruttata per le sue proprietà emollienti anche nella produzione di prodotti antifungini, gel per labbra, lucidalabbra, e formule per l’igiene del corpo e per la rasatura; inoltre, è utile anche nella produzione di balsami per capelli.